giovedì 28 novembre 2024

Angela Pellicciari. L'altro Risorgimento. Una guerra di religione dimenticata. Casale Monferrato, Piemme, 2008 (8^ ed.)


 Questo libro così ben documentato mi spinge a pensare che l’unica grande opposizione all’espansionismo territoriale della casa Savoia e all’offensiva ideologica liberale e massonica che ha trasformato l’Italia a metà dell’Ottocento sia stata quella della cultura cattolica. Le encicliche di Pio IX e i contemporanei articoli della ‘Civiltà Cattolica’, citati da Angela Pellicciari, contengono analisi che convincono, perché il lungo tempo trascorso non solo ha confermato la verità del loro assunto, ma le fa sentire ancora molto attuali. Il Risorgimento, scrive l’Autrice, si inserisce a pieno titolo nel progetto delle rivoluzioni mondiali, nella  battaglia che vuole rifare il mondo secondo i dettami del pensiero ‘illuminato’, ridisegnare la vita e le abitudini di tutta l’umanità, secondo idee astratte e irrealistiche di felicità, giustizia, progresso e moralità. Nel 1852 la ‘Civiltà Cattolica’ così sintetizzava l’obiettivo delle società segrete, che erano strumento, ma anche ispiratrici, della politica di Cavour: “Esse agognano lo sperperamento e il taglio di ogni vincolo più sacro, che lega uomo con uomo, nella Chiesa, nella società, nella famiglia, per ricostruire l’umanità sotto una nuova forma di totale servaggio, in cui lo Stato sia tutto, e i capi della setta sieno lo Stato”. La società transumanista e il regime di controllo totale di una umanità liquida e fluida, vagheggiata oggi da Bill Gates & C., non sono diversi dal mondo descritto con timore dalla rivista dei gesuiti quasi due secoli fa; quella società è diversa solo per la sua perfezione tecnologica, e non è lontana. Angela Pellicciari osserva che nella storiografia ufficiale dell’ultimo secolo è scomparso ogni riferimento al ruolo guida svolto dalla massoneria durante il Risorgimento, e cita come esempio il fatto che nelle 2572 pagine della biografia di Cavour scritta da Rosario Romeo neppure una volta vengono ricordate le convinzioni massoniche del conte. La dimenticanza dei fatti e dei propositi anticristiani della Massoneria, secondo la Pellicciari, rende incomprensibile il magistero profetico di Pio IX, perché considerato avulso dalla realtà, e lo fa apparire espressione di un reazionarismo bieco concepito da un uomo intellettualmente mediocre.

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