Scanzi ha pubblicato su Facebook un panegirico di Tomaso Montanari (ma anche di se stesso): "... È una persona preziosa, lucida e arguta, generosa e appassionata. In tivù ci capita spesso di far squadra, poi ancora di dover battagliare contro gli stessi figuri. E ne ridiamo spesso poi su whatsapp".
Che nobile coppia! E quante battaglie memorabili hanno vinto nell'accogliente salotto di Lilli Gruber, senza mai incontrare un avversario vero!
"In questo paese, di persone come Tomaso, occorre far tesoro", continua Scanzi. "Che lo si condivida sempre, poco o mai (io praticamente sempre o quasi), è un uomo intellettualmente libero e onesto, intriso di quella cultura mai pedante ma sempre viva e guizzante..." ecc.
'Intriso di cultura' è una bella espressione di un tuttologo che, vantando anche competenze gastronomiche, forse confonde il Devoto-Oli con l'Artusi. Tomaso Montanari, poi, da parte sua, dopo aver invitato i fascisti a tornare nelle fogne, ha voluto precisare, da vero studioso:
" Comincio a pentirmi perché le fogne sono un’infrastruttura civile importante. Senza le fogne non si può vivere, mentre il fascismo è un cancro”.
Se gli antifascisti sono questi, puerili, vanitosi e inconsistenti, possiamo stare tranquilli che l'Italia resterà fino alla fine del mondo una colonia americana abitata da zombie. Gli antifascisti nostrani sono coraggiosamente implacabili contro il fascismo storico, morto e sepolto, ma accettano con animo sereno, cantando 'Bella Ciao', la dittatura dei mostruosi colossi finanziari, industriali e militari degli Stati Uniti d'America.
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