giovedì 25 maggio 2023

Eileen Power (1889-1940). Vita nel medioevo. Einaudi, 1971

Questo libretto racconta in brevi capitoli la vita di singoli personaggi molto comuni, però autentici e identificati con i loro propri nomi, dell'epoca medievale, dal IX al XVI secolo: il contadino, la monaca, il fabbricante di tessuti, ecc. Eileen Power fu una storica sensibile e, direi, antiaccademica, spinta a interessarsi con vero calore umano di tutti gli aspetti della vita: dagli oggetti di uso domestico alle attività commerciali, dalle forme della preghiera nei conventi ai viaggi dei grandi esploratori, dalla poesia all’architettura delle chiese. La Power si tiene lontana dalla storia accademica e tradizionale che racconta e descrive soprattutto guerre, protagonisti più o meno eroici e istituzioni politiche. Parlare della gente comune, scrive l'autrice, sembra contrario alla dignità della storia; e cita una frase di Thomas Carlyle: “Ciò che m’importa conoscere, non sono gli annuari araldici, i calendari di corte o i registri del parlamento, ma la vita dell’uomo in Inghilterra: ciò che gli uomini fecero, pensarono, soffrirono, goderono”. La Power cerca pertanto di approfondire la conoscenza dell'oscura vita degli uomini qualunque, sulla cui fatica ignorata si basavano la prosperità della società e le sue istituzioni, e studia persino i loro testamenti per ricostruire anche dalle disposizioni testamentarie i loro legami affettivi e sociali. 

Benché io sia incompetente, penso che l’esigenza posta dall’autrice, con questo libro pubblicato cento anni fa, sia stata largamente soddisfatta dagli storici che hanno lavorato dopo di lei. Però lei si interessa dei suoi “uomini comuni” (l’unica eccezione è il viaggiatore Marco Polo) con una simpatia e una curiosità così vive che rendono il libro fresco e attraente, chiaro e arguto. Infine, cosa che fa piacere e commuove, la Power è innamorata con animo d’artista del passato,  della bella Francia, delle belle chiese inglesi, delle antiche case,  delle antiche tombe, delle belle tradizioni.

 

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