Questo romanzo si potrebbe intitolare "Amore e Morte", anzi "Sesso e Morte". Di morte, ce n'è tanta, e anche di sesso. Di amore, invece, ce n'è pochissimo, e quel poco è tutto inespresso. Arcybašev rappresenta la malattia e la morte con un verismo fisico esasperato, osceno e raccapricciante. La morte per lui non ha niente di naturale, non può essere accettata serenamente né avere un significato sacro. Nella rappresentazione, invece, delle scene erotiche Arcybašev ha molto più talento e raggiunge una notevole finezza psicologica. Le schermaglie fra l'uomo e la donna e l'altalena fra la voglia di cedere e la volontà di resistere sono molto credibili e si sviluppano con grande spontaneità; però si ripetono identiche troppo spesso e alla fine diventano stucchevoli. Anche perché questi personaggi, continuamente oscillanti fra sensualità, pudore, cinismo e compassione, non si definiscono mai in una personalità stabile, in una identità sicura. Non si capisce chi essi siano. C'è un gruppo di persone mediocri e tristi in una squallida cittadina perduta nella steppa che conduce un'esistenza senza scopo. A contrasto con questa vita impotente, si sentono continuamente nello sfondo rumori di risate, di applausi, di musiche festose, di palle di biliardo che si urtano, di bottiglie che si stappano e di bicchieri che tintinnano. E' un sottofondo che si sente ma che non esiste nella realtà del racconto, come le risate che oggi vengono aggiunte alle serie comiche trasmesse in televisione. Più vivi sono il paesaggio e la natura fuori della città. "La terra si avviluppò di tristezza d'un azzurro tenero, e diventò bella, enigmatica come una giovine donna fantasticante". O ancora. "Quanto il mondo è vasto, infinitamente! E quanto sono belli l'azzurro del cielo, le nuvole bianche, i campi verdi inondati di luce!". Ma la vita degli uomini non è addolcita né toccata in alcun modo dalla bellezza della natura, che sembra star lì, staccata e indifferente, per rendere perfino grottesca la loro già tragica vita. Un momento in cui la natura sembra interpretare qualche sentimento umano, è al capezzale di un bambino morente. "Era nella camera un mormorio simile allo scivolare delle foglie morte sulle tombe fredde nei giorni d'autunno". Brrrr..... che libro sgradevole!
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