venerdì 24 gennaio 2020

Nobiltà del congiuntivo.


Venerdì scorso, durante il dibattito televisivo “Otto e mezzo”, Maria Elena Boschi, fedelissima e, direi, allieva di Matteo Renzi, ha dichiarato a proposito delle elezioni in Emilia-Romagna: “Sono convinta che Bonaccini vinca”.
Quel ‘vinca’, così fuori posto, è stato un fastidioso sgarbo per le mie orecchie di italiano che ama e rispetta la propria lingua.
La Boschi frequenta i ceti superiori e abita nei quartieri alti, dove deve aver sentito dire che l’indicativo è il modo della gente comune, mentre il congiuntivo è il segno di distinzione delle persone che hanno studiato. Perciò, conformista anche nelle minuzie della grammatica, lei mette il congiuntivo anche dove non ci vuole.
Con un viatico così goffo, è sperabile che Bonaccini perda in modo disastroso.

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