Il senatore Matteo Renzi, ex salvatore della patria, ogni tanto
ammette di essere una persona antipatica. Pensa forse di sembrare in questo modo anche
modesto o almeno consapevole dei propri difetti. Invece anche qui fa il furbo.
Ispirare antipatia non è necessariamente un difetto; può essere anzi il "danno
collaterale" di grandi qualità: intelligenza acuta, personalità forte, capacità
indiscusse. E’ chiaro che Renzi pensa di essere antipatico perché queste doti invidiabili
crede di possederle tutte; e infatti si compiace parecchio dell’antipatia che
suscita. Ma sbaglia di grosso. Lui non è solo antipatico, è detestato: per l’enfasi,
l’insincerità, l’opportunismo sleale, la mania di grandezza, la mediocrità delle idee, la smania di lusso del nuovo arrivato.
venerdì 13 dicembre 2019
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