Antonio Caprarica, noto giornalista, non è solo un
elegantone (non bisogna farsi ingannare dal modesto abito da lavoro che indossa nella foto),
ma anche un fine dicitore. Le parole gli escono dalla bocca rotonde, dolci e leggere come nuvole di zucchero filato.
Lui è l’ultimo di una lunga serie di persone importanti da
cui io abbia ascoltato questa profonda e ricorrente sentenza: “L’Italia ha uno
dei migliori sistemi sanitari al mondo”. Il che, se è vero, è vero solo sulla carta, ma
assolutamente falso nella realtà.
Giuseppe Stalin varò nel 1936 una costituzione che era
la più avanzata mai redatta nel mondo prima di allora. Riconosceva il suffragio
universale, il voto segreto, la divisione dei tre poteri, ecc. ecc. Ma intanto nell’Unione Sovietica i gulag erano affollatissimi, le purghe in piena attività e la gente doveva avere in pubblico un'espressione sempre sorridente per non sembrare
scontenta e rischiare una denuncia e l'arresto.
La nostra assistenza sanitaria sarà pure
gratuita e democratica, ma se bisogna aspettare trentuno mesi per un intervento
chirurgico e poi rinunciarvi con disgusto, perché due anni e mezzo di attesa non sono bastati a far maturare il proprio turno, forse è una assistenza che ha ancora
qualche margine di miglioramento (come si dice delle squadre di calcio).
Nessun commento:
Posta un commento