Sono stato fino a ieri un elettore
sostanzialmente fiducioso del
Movimento Cinque Stelle e so-
stenitore di Luigi Di Maio.
Ma quando l'ho sentito affermare
con un piglio da capopopolo: "Gli
italiani ci chiedono il taglio dei par-
lamentari!", come se fosse chissà
quale gran riforma, per giustificare
l'alleanza di governo con il Partito
democratico e il rifiuto di nuove e-
lezioni, ho capito che anche lui è
un politicuzzo enfatico e insignifi-
cante, e che ha la statura politica
di un ragazzo in una recita scola-
stica.
sostanzialmente fiducioso del
Movimento Cinque Stelle e so-
stenitore di Luigi Di Maio.
Ma quando l'ho sentito affermare
con un piglio da capopopolo: "Gli
italiani ci chiedono il taglio dei par-
lamentari!", come se fosse chissà
quale gran riforma, per giustificare
l'alleanza di governo con il Partito
democratico e il rifiuto di nuove e-
lezioni, ho capito che anche lui è
un politicuzzo enfatico e insignifi-
cante, e che ha la statura politica
di un ragazzo in una recita scola-
stica.
Ho sempre difeso la passione poli-
tica di Beppe Grillo contro chi gli
dava del pagliaccio (per es. Curzio
Maltese e tutto il gruppo di Repub-
blica). Però, il fatto che ora sia
diventato un accanito fanatico
dell'alleanza con il Partito demo-
cratico fa pensare (nella più be-
nevola delle ipotesi) a un uomo
che, dopo lunghi discorsi seri e
preoccupati, esploda all'improv-
viso in risate insensate.
tica di Beppe Grillo contro chi gli
dava del pagliaccio (per es. Curzio
Maltese e tutto il gruppo di Repub-
blica). Però, il fatto che ora sia
diventato un accanito fanatico
dell'alleanza con il Partito demo-
cratico fa pensare (nella più be-
nevola delle ipotesi) a un uomo
che, dopo lunghi discorsi seri e
preoccupati, esploda all'improv-
viso in risate insensate.
Su Matteo Renzi è stato detto tut-
to, ma forse questo particolare
non è stato osservato abbastanza:
per nascondere il vuoto di senti-
menti e di idee, usa sempre parole
molto esagerate, pensando pueril-
mente che esse debbano far cre-
dere a passioni intense e a preoc-
cupazioni sofferte, che invece non
esistono: "Firenze è una città che
io adoooro!"; "Fare il senatore
semplice è un lavoro che mi affaa-
scina"; "Sarebbe ffoolle tornare al-
le urne". E quando era lui a capo
del governo: "Bella, l'Italia che ripar-
te!".
Il dispiegamento in politica della
sua volgare ambizione (volgare per-
ché ha come unico scopo l'afferma-
zione di sé) Renzi lo chiama "il mio
impegno civile". Anche la sua faccia
non è mai composta, ma fa
da contrappunto con cento smorfie
leziose alla vuota sonorità delle
sue parole, oppure, quando il pub-
blico è assente, è improntata a un
ghigno sgarbato.
Tutto il Pd è così: enfatico, dozzi-
nale, opportunista, senza anima.
E ha le facce che si merita.
to, ma forse questo particolare
non è stato osservato abbastanza:
per nascondere il vuoto di senti-
menti e di idee, usa sempre parole
molto esagerate, pensando pueril-
mente che esse debbano far cre-
dere a passioni intense e a preoc-
cupazioni sofferte, che invece non
esistono: "Firenze è una città che
io adoooro!"; "Fare il senatore
semplice è un lavoro che mi affaa-
scina"; "Sarebbe ffoolle tornare al-
le urne". E quando era lui a capo
del governo: "Bella, l'Italia che ripar-
te!".
Il dispiegamento in politica della
sua volgare ambizione (volgare per-
ché ha come unico scopo l'afferma-
zione di sé) Renzi lo chiama "il mio
impegno civile". Anche la sua faccia
non è mai composta, ma fa
da contrappunto con cento smorfie
leziose alla vuota sonorità delle
sue parole, oppure, quando il pub-
blico è assente, è improntata a un
ghigno sgarbato.
Tutto il Pd è così: enfatico, dozzi-
nale, opportunista, senza anima.
E ha le facce che si merita.
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