Furio Colombo scrive articoli
cosmico-visionari. Assomiglia a un cuoco esaltato che cucinasse dei minestroni di legumi e verdure infilandoci dentro anche lische di pesce e bucce di cocomero, cucchiaiate di zucchero e zampe di gallina. Separare gli ingredienti di questi pastoni immangiabili sarebbe una ardua impresa; varrebbe la pena che mi cimentassi in quest'opera di ripulitura e demistificazione solo se disponessi, sul giornale di Colombo, del suo stesso spazio. Mi sembra
chiaro: Colombo è uno snob che vive e pensa lontano dalla gente comune: odia la folla indistinta fatta di persone in carne e ossa. Ama le figurine di
carta, i personaggi letterari.
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