Giancarlo Caselli ha scritto la prefazione al libro di Miguel Gotor "Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica".
Caselli ricorda che all'epoca del sequestro molti politici e intellettuali sostenevano che le lettere scritte da Moro durante la prigionia fossero estorte o condizionate e non fossero sincere.
"Penso non sia così: più leggo le lettere di Moro e studio la vicenda, più cresce in me un'ammirazione sconfinata per quest'uomo... Moro era ben presente a se stesso con tutta la sua intelligenza, la sua diplomazia politica, la sua capacità di analisi. Ha sempre scritto con estrema lucidità...".
"Un quadro torbido nel quale a stagliarsi è la figura di Aldo Moro. Una figura che merita più di ogni altra rispetto. Un rispetto assoluto".
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