venerdì 23 marzo 2018

Intellettuali italiani: Luciano Canfora, barese.


Luciano Canfora è un filologo classico famoso, scrive sui giornali, rilascia interviste e, poiché si interessa anche di politica, non disdegna di partecipare ogni tanto a dibattiti televisivi. Ha pubblicato svariate decine di libri su temi storici, letterari e politici dall’antichità fino ai giorni nostri. E’ un genio? un santo? un grande pensatore? Di fronte alla montagna di pubblicazioni prodotte, alla vastità degli argomenti, al suo aspetto ieratico, verrebbe da pensarlo, presi da rispetto e soggezione. Invece a sentirlo parlare, due giorni fa in un dibattito televisivo, io ho avuto, ancora una volta, l’impressione netta che sia solo un professore freddo e libresco.
L'argomento del dibattito erano i recenti risultati elettorali e il successo del Movimento 5 Stelle. Canfora ascoltava con distacco, come un anacoreta potrebbe assistere a uno spettacolo di varietà. Quando è arrivato il suo turno di parlare, dopo aver gettato nella conversazione, con disinvolta familiarità, un paio di frasi latine e qualche citazione colta (Re Lear, il mistero della trinità, ecc.), alla domanda sul perché i 5 stelle abbiano vinto nelle regioni del sud, ha dato questa risposta stupefacente per un intellettuale e per un meridionale: perché da sempre le genti del sud hanno fiammate di ribellismo, credono alle promesse e, come già ai tempi di Achille Lauro, votano per chi offre regalìe.
Un qualsiasi professor Brambilla della scuola media, mettiamo, di Gorgonzola o di Abbiategrasso non avrebbe potuto dare un giudizio più superficiale e meschino.

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