Molti cosiddetti opinionisti si cimentano nel giudizio sui dibattiti televisivi fra Matteo Renzi e i suoi antagonisti, e danno la vittoria al baldo giovanotto.
Ma, anche se questo giudizio può essere fondato, Renzi ha prevalso sui suoi avversari come il rumore di una tonnellata di ghiaia scaricata da un furgone prevale sulla voce melodiosa di un tenore. Molto rumore, nessuna idea.
Tuttavia questo
pensiero non mi consola, perché sono certo che basterebbe poco per rompere lo schema retorico
di Renzi e farlo annegare nella sua povertà culturale. I suoi appelli
patriottici (l’Italia! l’onore dell’Italia! il futuro dell’Italia!) e le sue
petulanti attestazioni di rispetto e di stima per gli interlocutori che ha davanti sono
palesemente esagerati e falsi, ed io vorrei che i suoi troppo cavallereschi avversari
avessero appena un briciolo della sua maleducazione e gli dicessero sul muso:
“Signor Presidente del Consiglio, la smetta con questi salamelecchi!”.
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