venerdì 14 ottobre 2016

Matteo Renzi contro tutti. Lettera al Fatto Quotidiano.




Molti cosiddetti opinionisti si cimentano nel giudizio sui dibattiti televisivi fra Matteo Renzi e i suoi antagonisti, e danno la vittoria al baldo giovanotto.
Ma, anche se questo giudizio può essere fondato, Renzi ha prevalso sui suoi avversari come il rumore di una tonnellata di ghiaia scaricata da un furgone prevale sulla voce melodiosa di un tenore. Molto rumore, nessuna idea.
Tuttavia questo pensiero non mi consola, perché sono certo che basterebbe poco per rompere lo schema retorico di Renzi e farlo annegare nella sua povertà culturale. I suoi appelli patriottici (l’Italia! l’onore dell’Italia! il futuro dell’Italia!) e le sue petulanti attestazioni di rispetto e di stima per gli interlocutori che ha davanti sono palesemente esagerati e falsi, ed io vorrei che i suoi troppo cavallereschi avversari avessero appena un briciolo della sua maleducazione e gli dicessero sul muso: “Signor Presidente del Consiglio, la smetta con questi salamelecchi!”.

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