mercoledì 7 settembre 2016

"Michele Santoro è una pedina facile" (copyright Mauro Corona, scrittore e alpinista).



Non so da quanto tempo Santoro non conduce più dibattiti televisivi. Io mi ero quasi dimenticato di lui, se non fosse per il ricordo della sua fastidiosa logorrea.
Anche lui evidentemente si sentiva dimenticato dai dirigenti che contano.
Il 9 marzo scorso, infatti, dopo il nuovo assetto della Rai deciso dal governo Renzi, Santoro scrisse una lettera al giornale Libero che era un vero cahier de doléances:
“Con le recenti scelte del governo Renzi e l’arrivo di Campo Dall’Orto, la Rai ha chiuso qualunque dialogo con me e la mia squadra senza fornire nessuna motivazione... E’ una situazione triste, dominata da interessi lobbistici, per certi versi peggiore di quella esistente con Berlusconi, che comunque fa a pugni con le dichiarazioni del Presidente del Consiglio a proposito di merito e di professionalità”.
Ma ora Santoro, dopo il licenziamento di Bianca Berlinguer dal Telegiornale di Rai 3, è tornato a galla: andrà alla Rai per un nuovo programma, e lui rilascia a Repubblica una intervista morbida e conciliante, dove si inventa l’esistenza di un nuovo Renzi, migliore di quello vecchio, nel quale si potrebbe anche avere fiducia.
Repubblica chiede a Santoro se è preoccupato per la ‘normalizzazione’ renziana dei telegiornali:
"Se parla del Tg3, penso che dopo sette anni ci stia un passaggio di mano, ma una maggiore attenzione ai tempi e ai modi non avrebbe guastato. Parlare però di editti alla Berlusconi non ha senso. Berlusconi controllava un monopolio, oggi il rischio non c'è. Piuttosto, vedo nel renzismo televisivo un desiderio di ordine, anche in senso buono, di enfasi sui buoni e le belle notizie, ma il servizio pubblico non è pedagogia".
All’ultima domanda, che cosa voterà al referendum costituzionale, Santoro risponde:
"Parto da una posizione molto critica. La riforma è scritta male e non mi piace l'accoppiata con l'Italicum. Ma sono pronto a cambiare idea. Chiedo: il nuovo Renzi lo cambia o no l'Italicum?".
Il miglior commento a questi pensieri così sfumati è la frase (che mi sembra anche una profezia) pronunciata in TV sette od otto settimane fa da Mauro Corona, commentatore rusticano:
“Santoro è una pedina facile”.

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