Io non condivido
l'apprezzamento per la posizione che Matteo Renzi ha assunto verso una possibile
partecipazione attiva alla guerra contro l'Isis. Quello di Renzi a me sembra un
atteggiamento molto opportunistico. Il segretario del PD e capo del governo non è mai sincero: qualsiasi cosa dica, ha sempre il tono di un esagerato ed enfatico propagandista.
Per ora gli conviene mostrarsi cauto, in vista delle prossime elezioni;
ma se dovesse stravincerle e consolidare la propria posizione, è
prevedibile che, se lo trovasse vantaggioso, sarebbe capace di fare una
meravigliosa piroetta. Secondo me, lui ci prepara una trappola.
Facendogli credito, gli facilitiamo il compito.
Anche
nella prima guerra mondiale l'Italia è entrata con quasi un anno di
ritardo; e nella seconda, durante i mesi di non-belligeranza (sett.
1939-maggio 1940), Mussolini doveva apparire al grande pubblico un
assennato e responsabile statista. Si è visto come è andata a finire,
tutte e due le volte.
Nessun commento:
Posta un commento