Nel suo articoletto di oggi intitolato “Kazzenger Maroni”, Antonio
Padellaro, trascinato da una troppo
facile vena sarcastica, fa delle osservazioni così fiacche, che fanno dubitare
del senso della realtà anche di un giornalista bravino come lui.
Alla vigilia del voto di ballottaggio di domenica prossima, scrive Padellaro, “si è scatenato un concorso a premi a chi la
spara più grossa sull’unico tema che sembra solleticare quei pochi italiani che
andranno alle urne: come toglierci dalle palle immigrati e rom?”.
L’immigrazione sarebbe dunque un tema che ‘solletica’? Per di
più, pochi italiani? A me sembra, piuttosto, che preoccupi seriamente una gran parte degli
italiani, compresi quelli che si astengono dal voto o che votano, mettiamo, 5Stelle.
Considerare poi, come fa Padellaro, la frase di Felice Casson, candidato sindaco
a Venezia, (in città “non c’è più posto
per altri profughi”) alla stessa stregua di una battuta di Matteo Salvini è meschino e ingiusto. Dobbiamo continuare a credere nei miracoli e sperare che sia possibile far entrare l'intero contenuto di una
damigiana in una bottiglia? La nostra egoista e/o ottusa classe dirigente (compresi i giornalisti d'opposizione), priva com'è di senso della realtà, non ha nemmeno il sentimento della responsabilità. Domina il buoncuore alla Veltroni, acquoso spappolato inutile e pernicioso; e la politica è diventata ormai pubblicità o fantascienza.
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