mercoledì 21 novembre 2012

Profezie bibliche. - Maurizio Blondet, Chi comanda in America. Milano, Effedieffe, 2004.




In questo libro sono ricordate alcune profezie bibliche tratte dal libro di Isaia, la cui "parola, scrive Blondet, scuote il nostro oggi, parla per l’intera storia, dunque anche per l’attualità più bruciante".
L’ultima di queste profezie, nonostante che io abbia con la Bibbia meno dimestichezza che con l'astronautica, mi piace in modo particolare, perché esprime un sentimento che ho da tanto tempo, e  perché, oltretutto, con la sua metafora semplice e quotidiana, è bellissima e vera.
Blondet è un giornalista, un cattolico di convinzioni profonde e ispirate, con idee, direi, antimoderniste (e anche anticonformiste), documentatissimo e, nello spazio breve di un articolo, scrittore notevole per efficacia e chiarezza.
Non mi dilungo sul libro. E’ un libro raro e prezioso che va letto per intero. Per darne un’idea, mi limito a riportare la nota a p. 69:
“Shimon Peres (il ministro degli esteri), ha detto radio Kol Ysrael il 3 ottobre 2001, ha messo in guardia Ariel Sharon (primo ministro) che il suo ostinato rifiuto di accedere alla richiesta americana di sospendere le operazioni contro i palestinesi rischia di ‘danneggiare gli interessi israeliani’ e ‘metterci contro gli americani’. A questo punto, sempre secondo la radio, un furioso Sharon avrebbe replicato: ‘Ogni volta che facciamo qualcosa, tu dici che gli americani faranno questo e quello. Voglio dirti una cosa chiara: infischiatene delle pressioni americane. Noi controlliamo l’America, e l’America lo sa’. Peres e altri ministri, ha aggiunto la radio, hanno esortato Sharon a non dire cose del genere in pubblico, perché ‘possono provocarci un disastro d’immagine’ ”.
Il libro documenta in modo dettagliato questa affermazione di Sharon. (Va ricordato anche il libro dei professori John Mearsheimer e Stephen Walt, La Israel lobby e la politica estera americana).
Isaia, dice Blondet, addita agli ingiusti figli di Abramo il prezzo della loro arroganza:
“Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell’oppressione e nella perversità e vi appoggiate su di esse, questa colpa sarà per voi come una crepa nascosta che fa rigonfia una muraglia e la fa crollare all’improvviso, in un istante” (30, 12-13).

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