L'azione politica di Beppe Grillo fa sembrare vecchi, inutili e uguali anche i presunti rottamatori e innovatori, sebbene il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, fungo non commestibile nato dalla putrefazione del centro-sinistra, con le sue movenze telegeniche ("Firenze, una città che io adooro!"), possa anche piacere a molti. D'Alema e Veltroni, politici sapientoni e lungimiranti, hanno distrutto il vecchio partito, lo hanno 'modernizzato', e ora corrono il rischio di essere spodestati da un giovanotto furbo, petulante e anonimo come un presentatore televisivo.
Ma anche l'eloquenza astrusa e pseudocolta di Nichi Vendola, che suscita ammirazione e consenso fra molti ex-liceali di sinistra, si rivela un puro bluff. All'inizio può sembrare che nel suo modo di parlare almeno la passione compensi la confusione, e invece la sua non è un'eloquenza appassionata, ma una semplice recita, dove è facile notare l'artificio della declamazione.
venerdì 4 maggio 2012
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