I libri che mi è capitato di leggere negli ultimi anni sulla storia del
nostro Risorgimento hanno rafforzato la mia convinzione che il modo violento e
truffaldino con cui è stata attuata l’unità del nostro Paese abbia segnato
tutta la sua storia successiva, fino ad oggi. Quella convinzione, devo
ammetterlo, era fondata, più che su una precisa analisi dei fatti sociali,
soprattutto sulla percezione morale e politica che io ne avevo come cittadino.
Ora arriva fresco di stampa questo ultimo libro di Pino Aprile, scritto con
Luca Antonio Pepe, che dà a quella convinzione un contenuto di drammatica
verità. I due autori, dopo aver studiato con grande pazienza una quantità impressionante
di leggi, decreti, circolari, documenti parlamentari, programmi di partiti, testi
di esperti e di docenti universitari, dichiarazioni di uomini politici, relazioni
di istituti economici, statistiche di enti pubblici, ecc. ecc., hanno potuto
documentare questa conclusione: la discriminazione del nostro Mezzogiorno e il
furto delle sue risorse, iniziati dopo l’unificazione italiana, continuano
ancora oggi in modo efficace e senza scrupoli. L’impoverimento del Meridione d’Italia
è perseguito, oggi più che mai, con ottusa determinazione da tutti i partiti. Pino Aprile
e il suo collaboratore svelano ad abundantiam tutti i subdoli e meschini trucchi
messi in atto dai vari governi per negare al Sud i fondi che gli spettano per
legge. Per il Sud trovano solo belle e vuote parole di aiuto e di
incoraggiamento; al Nord, invece, mandano concreti e, secondo loro, meritati miliardi.
mercoledì 1 gennaio 2025
Pino Aprile, con Luca Antonio Pepe. Meglio soli. La secessione del Sud stanco di essere una colonia. Piemme, 2024
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