sabato 1 febbraio 2020

Roberto Saviano e Svetlana Aleksievič (Tempo di seconda mano. Bompiani, 2019): il topolino e la montagna.

Di fronte a un libro come questo, che ha la vastità dei poemi omerici, la profondità di Tolstoj e tante situazioni tragiche e allucinate degne di Dostoevskij, con decine di personaggi che raccontano la propria storia disegnando un immenso affresco dei grandi cambiamenti vissuti dal popolo russo, qual è il giudizio del nostro Roberto Saviano? Una lode al "coraggio di una dissidente" e di "una scrittrice che con il suo stile letterario ha minacciato il potere".
Ma questa è la valutazione superficiale di un giornalismo arido e piatto, appena coperto da un velo di generico spirito democratico. Viene persino il sospetto che Saviano abbia soltanto sfogliato le 700 pagine del libro. 
Non si capisce poi quale titolo, quale autorità  abbia Saviano per pubblicare un giudizio così superfluo proprio sul verso del frontespizio. Una vera mosca cocchiera!

Nessun commento: