L'onesto, l'onestissimo Mario Giordano si indigna perché qualcuno propone
di attribuire il premio Nobel per la pace a Carola Rackete, la Capitana della nave
Sea Watch. Ma non c'è da scandalizzarsi troppo, aggiunge Giordano con amarezza, visto che quel
premio l'hanno già avuto il presidente bombardatore Barack Obama e il leader
terrorista Yasser Arafat. Ma qui Giordano da un lato fa d’ogni erba un fascio,
dall’altro fa differenze in modo davvero poco limpido.
Arafat ricevette quel premio nel 1994 assieme ai due israeliani Shimon
Peres e Yitzhak Rabin, che erano tutt’altro che delle mammolette. Se non
vogliamo parlare di ciò che questi due campioni di pacifismo hanno fatto ai palestinesi, bisognerebbe almeno considerare la loro attività terroristica contro gli inglesi, prima del
1948. Perché dunque far passare per terrorista il solo Arafat, che combatteva in difesa di un popolo
oppresso, e nascondere le imprese di quegli altri due eroi oppressori di quel popolo? Se non sa che
cosa sia la verità (Quid est veritas? si chiede quotidianamente il giornale), non dovrebbe chiamare ‘verità’ la mercanzia che vuole vendere.
In cauda, o meglio, in capite venenum.
In cauda, o meglio, in capite venenum.
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