A gennaio scorso Matteo Renzi, dopo aver
perduto in modo vergognoso il referendum sulla sua riforma della Costituzione, per far credere di aver adottato un nuovo stile di vita, scriveva: “Rifletto, leggo, sto in famiglia. Vado al
ricevimento professori. Ho ripreso a usare la bici”.
Nella odierna versione a fumetti della grande
storia, l’esilio “all’isola d’Elba” del carismatico condottiero è durato appena il tempo di farsi fotografare al supermercato.
Ora il Grande Capo sta vivendo l’effervescenza dei “Cento
giorni”. La sua catastrofe finale è inevitabile e arriverà presto, ma io coltivo anche la speranza che le elezioni
primarie del suo partito gli diano una batosta preliminare.
Appena si è delineata la candidatura di
Michele Emiliano, ho deciso di andare a votare per lui. Ho visto che anche altri hanno
avuto la stessa idea; bisogna augurarsi che questa tendenza si allarghi e diventi popolare.
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