venerdì 28 settembre 2018

Un filosofo di carta.

Giancarlo Perna ha raccontato lunedì scorso su La Verità come Massimo Cacciari, nel corso di una intervista, l'abbia congedato bruscamente. 
Perna lo chiama, per la sua rudezza, 'il filosofo di carta vetrata'. Ma questo a me sembra piuttosto un complimento, che Cacciari non merita.
Come filosofo, io lo definirei 'di carta assorbente'; come commentatore politico, 'di carta velina'; come uomo, 'di cartapesta'.
Il trionfo della carta!

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