giovedì 21 aprile 2011

Aneddoti da salvare. Antonio La Penna, latinista. Gianfranco Contini, filologo.

"L’esercitarsi consueto del contraddittorio letterario non più che ai margini del fatto poetico, negli ambulacri degli interessi di gruppo, e già il suo stesso risolversi nelle misure muscolari della polemica sembrano così sufficienti motivi d’astensione che il bisogno di postillare pubblicamente la quasi-eversione delle ‘Occasioni’ che Alfredo Gargiulo ha inteso contrapporre al celebre avallo dato a ‘Ossi di seppia’, suona già come il migliore degli omaggi resi al critico". (Gianfranco Contini, Una lunga fedeltà. Scritti su Eugenio Montale. Piccola Biblioteca Einaudi, 1974, pag. 49).
  Chi ha assaggiato la prosa di Gianfranco Contini, potrà gustare questo aneddoto, che mi è stato raccontato da un testimone. Ad un pranzo di docenti fiorentini, fu trovato un capello su una fetta di formaggio. Antonio La Penna commentò più o meno in questo modo: “Secondo Contini, noi saremmo qui in presenza di un inserto tricologico in contesto caseario”.

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