giovedì 30 dicembre 2010

Intellettuali italiani: Dialoghetto alla Biblioteca Marucelliana fra un autodidatta individualista e un professore collettivizzato.

Il Professore viene avanti lemme lemme con le braccia incrociate dietro la schiena. A pochi metri di distanza riconosce l’Autodidatta. Si conoscono da 45 anni. L'Autodidatta: “Il grande Renzo Martinelli!” Il Professore, a voce bassa e strascicata: “Ciaaoo. Che cosa fai qui?” “Ho chiesto un libro in prestito" “Mi sembra giusto”. Il Professore approva. “E tu ?”, chiede l’Autodidatta. “Io devo restituire un libro” “Mi sembra doveroso”, gli fa eco l’Autodidatta. Poi il Professore, avvicinando al viso dell’Autodidatta il proprio viso affilato dal lungo naso pallido, sussurra con tono affettatamente confidenziale: “Cosa succede nella tua vita?” “Va tutto bene” “Ah, bravo, bravo. E nel mondo?” “Nel mondo? Ormai il mio motto è ‘resistere’ ” “Resistere è indispensabile. Ma bisogna anche combattere”, ammonisce soavemente il professore. “Perché, tu combatti? Tu saresti un combattente?” “E, insomma, che cosa ti aspetti dal futuro”, continua a chiedere il Professore, imperturbato, con il tono del confessore o del medico che interroga il malato. “Mi aspetto di resistere fino alla fine e magari di assistere al botto finale”. Il Professore inarca un sopracciglio. “Botto finale?”, chiede. “Beh, spero di arrivare a vedere la fine di questi politicanti mascalzoni”. E l’Autodidatta, che si infiamma facilmente, aggiunge: “Hai visto come la Repubblica corteggia Gianfranco Fini?” “Beh, effettivamente un pochino... Ma Fini è il meno peggio...” “Meno peggio? Ma è esattamente della stessa pasta di Berlusconi” “Peggio di Berlusconi non c’è nessuno”, dichiara il Professore. “Uno che si compra un parlamento” “Forse avrà comprato il parlamento, ma i voti degli elettori non li ha comprati. Gli italiani lo hanno votato spontaneamente” “Sì, cavilla il professore, ma quella parte di popolo ormai non ha più giudizio” “Ma non solo quella parte di popolo. Tutto il popolo è ormai corrotto, e al suo rimbecillimento hanno collaborato tutti: destre e sinistre”. L’Autodidatta è arrabbiato. “Per questo Gianfranco Fini è il meno peggio”, conclude come un sofista il Professore. “Appoggiare lui è realistico”. L’Autodidatta ha uno scatto. “Me lo ricordo il tuo realismo. Mi ricordo quando difendevi lo stalinismo con la formuletta che tutto quello che è reale è razionale. Mi ricordo. Caro Martinelli, tu sei sempre arrivato troppo tardi” Con una apparente calma curiale il Professore replica: “Noi due allora siamo complementari, visto che tu sei sempre arrivato troppo presto” L’Autodidatta perde definitivamente la pazienza. “No, non sono arrivato troppo presto. Sono solo arrivato al tempo giusto. E ho potuto farlo, perché io sono un uomo che ha cuore. Tu lo sai che cos’è il cuore?” Le procedure del prestito erano terminate. L’Autodidatta prende il suo libro e si volta verso l’uscita. “Ad maiora”, saluta con enfasi (more solito) il Professore. “Ad peiora”, risponde l’Autodidatta.

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