domenica 19 novembre 2023

Intellettualoidi italiani: Fabio Fazio


 Su Facebook ho trovato un articolo di Fabio Fazio tratto dal Fatto Quotidiano (o forse è solo una dichiarazione: non leggo più quel giornale da quando, nel 2019, propugnò l’alleanza  suicida del Movimento 5Stelle con il Partito democratico). I punti salienti del pensiero di Fazio sono questi: “...Un’intervista non è per mettere a disagio qualcuno ma è per conoscere la persona, per capire la sua posizione, il suo punto di vista”. Ma quello che dice Fazio è vero solo in piccola parte. Una intervista serve anche (e, con i politici, direi soprattutto) a chiedere conto all’intervistato di quello che dice e di quello che fa, e per far questo bisogna porre delle domande scomode, non compiacenti. Fazio continua e conclude: “Ci vuole la patente per arrogarsi il diritto di dire cose sgradevoli... Quella patente non credo di averla e forse non l’avrò mai”. Fazio mostra di non sapere che oggi, in una società dominata dal politicamente corretto, le cose sgradevoli sono semplicemente la verità. E' stupefacente che Fazio, con il linguaggio da sagrestia che gli è congeniale, non provi imbarazzo a mostrarsi qual è: un intervistatore che evita con attenzione il terreno, per lui minato, della verità.

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