Guardo sempre meno i dibattiti politici in televisione. Tutti i conduttori (uomini e donne) di questo genere di trasmissione invitano solo uno stretto giro di mediocri e mediocrissimi politici, giornalisti, scrittori e personaggi più o meno noti a vario titolo. Gli invitati
onesti e originali sono rari e i conduttori, quando lo ritengono necessario, provvedono subdolamente a ridurre lo spazio dei loro interventi. Anche se sono una persona mite e priva di arroganza, quando assisto a questi spettacoli non posso fare a meno di inveire in continuazione contro un conduttore sciocco o una
conduttrice cretina. Riflettendo sui motivi di queste mie arrabbiature, ho stabilito una differenza sostanziale
fra lo sciocco e il cretino. Lo sciocco è superficiale, vacuo, insensibile,
illogico, conformista, ma in generale lascia parlare tutti abbastanza liberamente; il cretino invece è uno sciocco cattivo, piccoso e vanitoso che pretende di avere sempre
ragione e, quando si trova davanti a dei ragionamenti che contraddicono il suo modo di pensare e di essere, spesso non esita a rimbeccare i suoi interlocutori. Solo gli argomenti triti e i principi banali lo mandano
in estasi.
sabato 24 novembre 2018
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